I cristiani in Unione Sovietica

Un reportage di Enzo Biagi

A partire dai primi anni Novanta del secolo scorso, Enzo Biagi (1920–2007) realizzò sopratutto trasmissioni tematiche di grande spessore culturale, muovendosi tra politica, sociologia ed antropologia con la sua innata abilità comunicativa.
Che succede all'Est ? (1990), è il primo reportage di una lunga serie, dedicato alla Russia dopo la caduta della cortina di ferro e l'avvento di Gorbaciov. 
Nell'estratto del filamtao qui proposto, Biagi intervista Kirillov, al secolo Vladimir Michailovič Gundjaev, arcivescovo di Smolensk e Kaliningrad, chiedendo cosa significhi essere cristiani nell’Unione Sovietica del 1990, dopo la caduta del muro di Berlino (1989) e dopo l'alto prezzo pagato dalla chiesa fin dai tempi di Stalin.

Al momento dell’intervista, era prossima l'attuazione di una legge che avrebbe assicurato a tutti i russi libertà di coscienza e religione, affrancando così il paese da un ateismo di stato che aveva origini nella rivoluzione del 1917

L'ateismo russo aveva distrutto non solo i luoghi e i simboli della religione ma, toccando il culmine negli anni Trenta del Novecento, aveva portato allo sterminio anche molti sacerdoti.
Gorbaciov ha avuto un ruolo importantissimo nel pacificare il rapporto tra le diverse confessioni.