L'autoritratto di Bill Viola agli Uffizi

Eppur si muove

E’ la collezione di autoritratti più antica e prestigiosa del mondo. A destra ci sono gli italiani, a sinistra gli stranieri. Circa un chilometro di volti. Dal sedicesimo al ventunesimo secolo: Vasari e Rubens, Bernini e Van Dick, Balla e Chagall fino a Fabre e a Pistoletto.Scorrono lungo le pareti del Corridoio Vasariano, celebre quanto misterioso  percorso che si snoda nella Galleria degli Uffizi e collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti. Nata dal gusto raffinato e aggiornato dei Medici, la collezione  si è aperta all’arte contemporanea e si arricchisce progressivamente di nuovi capolavori, attraverso  le donazioni degli artisti del nostro tempo.  

Tra le acquisizioni più recenti anche il Self Portrait- Submerged donato da Bill Viola. Opera esemplare della particolare poetica del movimento che distingue la creatività dell’artista americano e irrompe nella staticità del Museo stravolgendo le regole tradizionali della rappresentazione pittorica.  

Dedicato alla città di Firenze, l’autoritratto di Bill Viola, come racconta lo stesso artista nell' intervista rilasciata per Rai Educational, testimonia ancora una volta il profondo rapporto che lega questo genio della video arte, capace di avvalersi di sofisticate tecnologie, alla culla del Rinascimento. A conferma di come un illustre patrimonio storico e monumentale possa essere fonte d’ispirazione per l'arte del presente e costituire un ponte tra passato e futuro.

(Le riprese della collezione di autoritratti nel Corridoio Vasariano sono state realizzate su concessione del MiBACT).